APPELLO PER UNA SANITA’ PUBBLICA CHE VA A ROTOLI!

di antonio marasco      APPELLO PER UNA SANITA’ PUBBLICA CHE VA A ROTOLI!

Buon Anno 2015 che sia foriero di felicità, fortuna e salute per tutti voi!
Il nostro sistema sanitario nazionale dovrebbe essere riformato in toto, in primis “cacciando via” tutti i politici dal comparto sanità e successivamente introducendo delle drastiche soluzioni, che illustro in 3 paragrafi:
1 – Basta con la realizzazione di nuove strutture ospedaliere, se non in presenza di un piano finanziario credibile, che non comporti la vendita di servizi ospedalieri a privati. Richiesta alla Corte dei Conti e alle Procure della Repubblica competenti di un parere tecnico sulla situazione di tutti gli Ospedali pubblici. Qualunque scelta di razionalizzazione ospedaliera o di servizi deve passare dal vaglio referendario popolare, prima che da quello politico-finanziario;
– Piano di revisione del piano sociosanitario con analisi di fattibilità per riapertura o altra destinazione (sempre ospedaliera) dei piccoli Ospedali dotandoli, almeno, di un Pronto Soccorso d’urgenza;
2 – Ridiscutere tutti i protocolli d’intesa tra Regione, aziende sanitarie ospedaliere e case di cura private. Fondamentale eseguire verifiche periodiche e certificate sull’accreditamento delle strutture sanitarie, compresi il mantenimento dei requisiti e la regolarità dei contratti del personale operante;
– Inserimento dei farmacisti ospedalieri per il controllo e la revisione della spesa farmaceutica. Attenta valutazione di qualunque forma di prescrizione informatizzata (es. Duf);
– Rotazione del personale delle commissioni di valutazione e di aggiudicazione; rotazione degli incarichi di direzione delle strutture sanitarie dirigenziali, in particolare quelle dedicate ad acquisti e gestione personale; ogni acquisto necessita di competenza finanziaria e tecnica con un capitolato che riporti caratteristiche tecniche di alta qualità e miglior costo;
3 – Valutazione online e anonima da parte dei dipendenti della dirigenza, a partire dalle SOS fino al Direttore Generale, con creazione di un sistema di denuncia anonima, tipo wikileaks, collegata alle Procure Contabili e Penali;
– Con i risparmi ottenuti, uscita dal piano di rientro e sblocco del turnover: nuove assunzioni a cominciare dal personale infermieristico;
– Trasparenza e lotta alla corruzione tramite pubblicazione online di tutti i bandi di gara degli ultimi 10 anni del-le ASR e relative proroghe con adeguata motivazione e firme responsabili;
– Tavoli mensili dei Presidenti delle Giunte e degli Assessorati Competente in Sanità e Bilancio con i DG, DS, DA e con la magistratura, compresa la DIA, per una sana e seria programmazione;
– I rimborsi dei DRG da parte delle Regioni devono avvenire solo per prestazioni diagnostiche e terapeutiche che rispondano a standard riconosciuti;
4 – Nuove modalità e risorse per l’integrazione dei sistemi informativi tra ospedali e territorio. Digitalizzazione completa delle prescrizioni, delle prenotazioni e dei referti con creazione di una cartella sanitaria elettronica unica nelle Regioni che sia aggiornabile anche dalle figure professionali presenti sul territorio, comprese le far-macie. Le Regioni devono essere dotate di un registro informatico unico, che deve essere di riferimento strategico nella programmazione degli acquisti e dei servizi;
– Reintroduzione di un’Agenzia Regionale per la programmazione sociosanitaria Regionale, nonché supporto economico e finanziario alla struttura regionale alle prese con il Piano di Rientro;
– Assicurazione del personale ospedaliero;
5 – Riorganizzazione delle strutture ospedaliere dismesse, tramite una riconversione e ristrutturazione funzionale, mettendo in rete medici di medicina generale (mmg) e pediatri di libera scelta (pls) sulla base dell’Accordo Collettivo Nazionale per la Medicina Generale vigente dal 29 luglio 2009, in modo da dare una risposta h24 ai cittadini, sul modello delle AFT/UCCP;
– Supporto all’appropriatezza prescrittiva dei mmg e dei medici ospedalieri (a cui deve essere dato direttamente il ricettario SSN) tramite un controllo ospedaliero, obbligo formativo sulla base delle risultanze di detti controlli;
– Supporto e incentivo alla medicina di iniziativa con controlli periodici degli assistiti dei mmg/pls e valutazioni anche online;
– Obbligo di utilizzo sul territorio della stessa cartella clinica elettronica in dotazione agli ospedali o comunque intercomunicabile;
6 – Riorganizzare le strutture distrettuali affinché controllino costantemente la realizzazione effettiva dei percorsi di cura e la spesa. Tale funzione deve essere supportata a livello informatico e di sistema informativo con una banca dati regionale adeguata, per un’integrazione e omogeneità di risposta ai bisogni dei cittadini;
– Rafforzamento e difesa dell’Assistenza Domiciliare ADI, ADO e in generale delle cure domiciliari come umanizzazione dell’assistenza, anche in caso di fine vita;
– Potenziamento servizi lungodegenza, country hospital e Hospice;
– Sistema regionale unico delle aziende integrate tra loro: dagli acquisti, alle manutenzioni, alla contabilità, al personale, al CUP, al Laboratorio Analisi, alla protesica, ecc…;
– Tavolo di lavoro permanente con operatori per analisi rapporto tra dipendenti e convenzionati e con i volontari;
7 – Garantire un sistema efficace in grado di formulare una prima diagnosi e avviare in modo corretto il paziente al centro in cui possa effettuare gli esami diagnostici e terapie “salva vita” nel rispetto della suddivisione degli ospedali per intensità di cura;
– Verifica della distribuzione dei mezzi di soccorso a terra ed aerei nel rispetto degli standard previsti dalla Con-ferenza Stato-Regioni e secondo criteri di densità abitativa, distanze e caratteristiche territoriali. Valutazione sedi elisoccorso;
– Verifica riapertura sedi Centrali Operative chiuse.

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